Siamo antifascisti e antirazzisti. Ed è esattamente per questo che siamo antisionisti. (Rete Italiana ISM)


domenica 6 marzo 2011

Principi di base dell'IAW - Israeli Apartheid Week


1- Il fine della IAW è quello di educare i cittadini circa la natura d’apartheid dello stato d’Israele contribuendo a rafforzare campagne per il Boicottaggio il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS) contro Israele.
Desideriamo dare il nostro contributo circa la comprensione di Israele quale stato d’apartheid. I cittadini palestinesi sono esclusi dal controllo e dallo sviluppo di più del 90% delle terre, vengono discriminati negli aspetti più basilari e quotidiani della loro vita: educazione, sistema sanitario, servizi pubblici, pubblico impiego, semplicemente perché sono palestinesi. I palestinesi che furono espulsi nel 1948 e nel 1967 non possono tornare alle proprie case e alle proprie terre e allo stesso tempo qualsiasi persona ebrea nel mondo ha il diritto di trasferirsi a vivere in Israele ricevendo automaticamente la cittadinanza israeliana. Nella West Bank occupata e nella striscia di Gaza i palestinesi vivono sottoposti a una legge militare discriminatoria, distribuiti in bantustans isolati tra loro e circondati dal muro

2- Lavoreremo per porre fine alla complicità internazionale con questo stato d’apartheid.
I governi offrono grande supporto economico e politico al regime di apartheid israeliano. Le corporazioni guadagnano grazie agli investimenti e alle operazioni bancarie congiunte a compagnie israeliane. Le istituzioni, le organizzazioni e i sindacati che non si oppongono a ciò permettono il sostegno morale ed economico di Israele. Artisti, intellettuali e squadre sportive finiscono per legittimare l'apartheid israeliana, mantenendo rapporti come se nulla fosse. Questo tipo di cooperazione e supporto permette all’apartheid di continuare ad esistere, per questo porre fine alla complicità internazionale è così importante.

3- Crediamo che l’apartheid israeliana sia un elemento facente parte di un più vasto sistema economico e militare di dominazione.
Per questo restiamo solidali con tutte le persone oppresse del mondo, in particolare con le comunità indigene che soffrono la repressione di regimi coloniali, lo sfruttamento e il dislocamento.

4- Siamo contro l’ideologia razzista del sionismo che fornisce le basi al colonialismo israeliano.
Siamo contrari perché esso discrimina direttamente e forzatamente tutti coloro che non sono ebrei. Siamo contro tutte le forme di discriminazione e crediamo che non ci sarà mai giustizia senza la restaurazione di tutti i diritti di ciascuno, senza differenze di razza, etnia o nazionalità.

5- Le nostre richieste si basano sulla richiesta della società civile palestinese per il Boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele del 9 Luglio 2009 e avanzata da più di 170 organizzazioni palestinesi.

6- Boicottaggio disinvestimento e sanzioni dovranno essere applicate fino a quando Israele riconoscerà il diritto inalienabile del popolo palestinese all’autodeterminazione, riconosciuto dal diritto internazionale quale diritto fondamentale:

  1. Mettendo fine all’occupazione e alla colonizzazione delle terre arabe, distruggendo il muro e liberando tutti i prigionieri politici arabi e palestinesi
  2. Riconscendo i diritti fondamentali dei cittadini arabi residenti all’interno dello stato d’israele e la loro uguaglianza con gli altri cittadini
  3. Rispettando, proteggendo e promuovendo il diritto dei rifugiati palestinesi al ritorno alle proprie case e proproetà stipulato dalla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite numero 194.

    (ricevo e pubblico da una mailing list, ringrazio Caterina per la traduzione)

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