Siamo antifascisti e antirazzisti. Ed è esattamente per questo che siamo antisionisti. (Rete Italiana ISM)


lunedì 17 maggio 2010

Contraddizioni culturali

Noam Chomsky, conosciutissimo intellettuale ebreo statunitense, si è visto negare l'ingresso in Palestina e in israele. Avrebbe dovuto andare a parlare nell'università di Birzeit, vicino a Ramallah. Sabine Haddad, portavoce del ministero dell'interno israeliano, ha riferito che Chomsky, non è stato fatto entrare "per diversi motivi".
L’ufficiale israeliano di frontiera, dopo averlo fatto aspettare 3 ore, ha così motivato a Chomsky il dienigo all’entrata: “al governo d’Israele non piace quello che scrivi”.
"Ti invito a trovare un governo al mondo che ama quello scrivo”, ha risposto prontamente l’ottantunenne intellettuale ebreo.
A questo punto c'è chi lo invita ad entrare con la free gaza boat...

Allo stesso tempo, alla fiera del libro di Torino, israele ha uno stand pur non essendo una casa editrice.
Non solo: in questo stand vengono pubblicizzati libri anti-islamici e gadgets sionisti. Essi sono l'unico stand che si permetta di pubblicizzare libri "contro" un altro popolo o cultura: ci sono libri che descrivono l'Islam come minaccia e israele come il baluardo in difesa dell'occidente.

Probabilmente il significato che da israele a parole come "intellettuale" e "cultura" è molto diverso da quello che darei io.

Boicotta israele perchè esporta propaganda sionista impedendo l'entrata della cultura nei suoi confini.

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